L’immatricolazione di un veicolo è un passaggio essenziale per poter circolare legalmente sulle strade italiane. Si tratta di una procedura amministrativa obbligatoria che associa una targa univoca al mezzo e lo registra presso la Motorizzazione Civile e il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Conoscere ogni fase, dai documenti necessari ai tempi di rilascio, è fondamentale per evitare errori, ritardi e sanzioni. In questa guida vengono spiegati in modo chiaro tutti gli aspetti della procedura, con particolare attenzione alle novità introdotte dalla digitalizzazione.

Cos’è l’immatricolazione auto?


L’immatricolazione è il processo con cui un veicolo viene registrato per la prima volta nei registri della Motorizzazione Civile e del PRA, come previsto dall’articolo 94 del Codice della Strada. Rappresenta l’atto che autorizza ufficialmente la circolazione e attribuisce al mezzo un’identità amministrativa permanente. Al termine della pratica viene rilasciato il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DU), che sostituisce il vecchio libretto e il certificato di proprietà. Questo documento digitale unifica i dati tecnici del veicolo e quelli del proprietario, semplificando le procedure e riducendo la burocrazia.

Ogni veicolo riceve una targa identificativa valida per l’intera vita del mezzo. Senza immatricolazione non è possibile assicurare, vendere o circolare con il veicolo. L’obbligo riguarda automobili, motocicli, ciclomotori, veicoli commerciali e rimorchi, inclusi i mezzi storici che tornano in circolazione dopo un periodo di inattività.

Come si immatricola un’auto?

La domanda può essere presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o direttamente presso un Ufficio della Motorizzazione Civile (UMC). La via telematica è la più efficiente, poiché permette di completare in un’unica operazione sia l’iscrizione al PRA sia la registrazione alla Motorizzazione. Gli STA abilitati e le concessionarie gestiscono l’intero iter e, se la documentazione è completa, consegnano le targhe e il Documento Unico in pochi giorni. Per avviare la pratica occorrono il modulo TT2119 compilato, un documento d’identità e il codice fiscale dell’intestatario, il certificato di conformità (COC) del costruttore e le ricevute dei pagamenti sui conti correnti postali 4028 e 9001. In caso di delega, l’agenzia o la concessionaria deve essere autorizzata a rappresentare il proprietario.

Quando si immatricola un’auto proveniente dall’estero, la procedura si chiama nazionalizzazione. Per i veicoli dell’Unione Europea servono i documenti originali, il COC, l’atto di vendita e la prova del pagamento dell’IVA, se dovuta. Per quelli provenienti da Paesi extra-UE si aggiungono la bolla doganale, la prova del pagamento dei dazi e, in alcuni casi, un collaudo tecnico presso l’UMC. Chi risiede in Italia non può circolare stabilmente con targa estera: la nazionalizzazione deve avvenire entro i termini fissati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Per quanto riguarda i costi, l’imposta di bollo per il rilascio del Documento Unico è di circa 32 euro, i diritti di Motorizzazione ammontano a 10,20 euro, gli emolumenti PRA a circa 27 euro, mentre l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) varia in base alla provincia e alla potenza del veicolo. Anche il costo delle targhe può variare, di norma tra 40 e 60 euro. Tutti i versamenti devono essere effettuati prima della consegna della documentazione per evitare sospensioni della pratica.

Quali sono le tempistiche?


  • I tempi di rilascio dipendono dal tipo di veicolo e dal canale scelto. Con la procedura telematica, l’immatricolazione richiede in media 3-5 giorni lavorativi. Le pratiche svolte presso la Motorizzazione Civile richiedono solitamente una settimana, mentre quelle relative ai veicoli importati possono durare anche 10-15 giorni, soprattutto se sono previsti controlli doganali o verifiche tecniche. La legge impone di completare l’iscrizione al PRA entro 60 giorni dal rilascio del Documento Unico. In caso contrario, si applicano sanzioni amministrative e può essere disposto il ritiro del documento di circolazione. Anche i versamenti tardivi dell’IPT sono soggetti a ravvedimento operoso, con penali crescenti in base al ritardo.

Dove si immatricolano le auto?

L’immatricolazione può essere effettuata in tre modalità: presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), in un Ufficio della Motorizzazione Civile o attraverso il Portale dell’Automobilista. Gli STA, presenti in agenzie di pratiche auto, autosaloni e concessionarie, sono il canale più rapido e semplificato perché gestiscono in un’unica operazione tutte le fasi amministrative. Chi preferisce gestire la pratica personalmente può rivolgersi all’UMC, prenotando un appuntamento e presentando tutta la documentazione necessaria. Il Portale dell’Automobilista, infine, consente di monitorare lo stato della pratica, effettuare pagamenti online e accedere ai servizi digitali tramite SPID o CIE.

La progressiva digitalizzazione del Documento Unico ha reso l’intero sistema più trasparente e veloce. L’integrazione tra Motorizzazione e PRA consente di seguire il ciclo di vita del veicolo, dalla prima registrazione fino alla radiazione, con maggiore sicurezza e tracciabilità.