L’auto di cortesia rappresenta una soluzione indispensabile per chi, a seguito di un guasto meccanico o di un sinistro, non può utilizzare la propria vettura. È un servizio pensato per garantire continuità negli spostamenti, evitando disagi e interruzioni nelle attività quotidiane o lavorative. Le officine e le concessionarie la offrono come gesto di fidelizzazione o come parte integrante di un contratto di manutenzione o riparazione, mentre le compagnie assicurative la includono sempre più spesso nelle polizze di assistenza stradale. Capire come funziona, quali costi comporta e quali regole ne disciplinano l’utilizzo è fondamentale per evitare contestazioni o spese impreviste.
Come funziona l’auto di cortesia?
L’auto di cortesia è un veicolo temporaneo fornito al cliente da un’officina o da un concessionario quando l’auto principale è ferma per riparazione o manutenzione. Generalmente viene concessa tramite un contratto di comodato d’uso gratuito, regolato dall’articolo 1803 del Codice Civile. In questo accordo, l’officina concede l’auto per un periodo limitato, mentre l’utilizzatore è tenuto a restituirla nelle stesse condizioni in cui l’ha ricevuta.
Ogni auto di cortesia deve essere assicurata con una copertura RC Auto valida, come previsto dall’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. 209/2005). Il proprietario del veicolo, di norma l’officina, è il contraente della polizza, ma la responsabilità civile durante la guida ricade sul conducente. Questo significa che eventuali multe o violazioni del Codice della Strada restano a carico dell’utilizzatore.
Oltre alla RC obbligatoria, alcune officine offrono coperture aggiuntive come Kasko, furto e incendio o infortuni conducente. Tuttavia, in mancanza di tali garanzie, eventuali danni alla vettura dovuti a disattenzione o comportamento negligente possono essere addebitati al cliente, con una franchigia che varia solitamente tra i 300 e i 1000 euro.
Il servizio può essere incluso anche in una polizza di assistenza stradale, che prevede la fornitura di un’auto sostitutiva per un numero limitato di giorni (di solito da 3 a 10), con possibilità di proroga se la riparazione richiede più tempo. Le compagnie assicurative come Allianz Direct, UnipolSai e Generali offrono piani che coprono interamente il noleggio del mezzo in caso di guasto o sinistro, riducendo così il costo diretto per l’assicurato.
Qual è il costo giornaliero?
- Comodato gratuito: l’auto viene concessa senza canone giornaliero, ma il cliente è tenuto a sostenere le spese di carburante, pedaggi e parcheggi. Questa soluzione è comune quando la riparazione è coperta da garanzia o quando il cliente ha un contratto di manutenzione con il concessionario.
- Comodato a pagamento: alcune officine applicano un costo giornaliero medio compreso tra 20 e 40 euro, che copre l’usura e i costi assicurativi. È frequente per i veicoli di fascia medio-alta o per tempi di fermo prolungati.
- Servizio assicurativo o convenzionato: in presenza di una clausola “auto sostitutiva” nella polizza, la compagnia copre interamente o parzialmente il noleggio. In questi casi, l’assicurato non paga nulla o solo una piccola quota giornaliera di partecipazione.
Come funziona il regolamento?
Ogni servizio di auto di cortesia è regolato da un documento scritto, il contratto di comodato o noleggio a breve termine, che tutela sia il cliente sia l’officina. Questo contratto deve contenere tutti i dati identificativi del veicolo, la durata del prestito, le coperture assicurative e le eventuali limitazioni d’uso.
Durante il periodo di utilizzo, l’auto deve essere guidata con diligenza. Qualsiasi comportamento negligente o contrario alle norme di sicurezza può comportare la perdita della cauzione o l’addebito dei costi di riparazione. Le multe o i pedaggi non pagati vengono inizialmente notificati al proprietario del veicolo, che ha diritto di rivalersi sul conducente.
Alla riconsegna, il personale dell’officina verifica carrozzeria, interni, livello di carburante e chilometraggio. Se emergono danni non dichiarati o un ritardo nella restituzione, possono essere applicate penali giornaliere fino a 50 euro.
Chi può guidare la macchina sostitutiva?
L’auto di cortesia può essere guidata esclusivamente dal titolare del contratto, salvo diversa autorizzazione scritta. Tuttavia, molte officine consentono che il veicolo venga utilizzato anche da familiari conviventi o da dipendenti nel caso di auto aziendali, purché siano indicati nel contratto e abbiano la patente valida per la categoria del veicolo.
È vietato cedere il mezzo a terzi non autorizzati o utilizzarlo per scopi diversi da quelli dichiarati, come il trasporto professionale o la partecipazione a gare. In caso di incidente causato da un conducente non registrato, la compagnia assicurativa può rifiutare il risarcimento o esercitare diritto di rivalsa.
Per i veicoli forniti tramite polizza assicurativa o programma di mobilità garantita, valgono le condizioni specifiche della copertura. Alcune compagnie limitano la guida ai soggetti di età superiore ai 23 anni o impongono restrizioni territoriali, ad esempio il divieto di uscire dai confini nazionali.











