Il Codice della Strada cambia volto. Con l’entrata in vigore della legge 177/2024, il sistema normativo che regola la circolazione in Italia si rinnova in modo sostanziale. Il focus è la sicurezza: più rigore verso chi guida in modo irresponsabile, nuove tecnologie obbligatorie, maggiori responsabilità per tutti gli utenti della strada. In questo articolo analizziamo nel dettaglio cosa cambia, quando, per chi e con quali conseguenze.
Cosa prevede il nuovo codice della strada?
Il nuovo Codice della Strada segna un cambio netto rispetto al passato. Entrato in vigore con la legge 177/2024, punta tutto sulla sicurezza: più controlli, meno tolleranza, pene più severe. Le norme si fanno più stringenti per contrastare comportamenti pericolosi e ridurre drasticamente gli incidenti. Particolare attenzione viene riservata alla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. Le sanzioni sono aumentate: arresto, multe fino a 6.000 euro, sospensione della patente fino a due anni e obbligo dell’alcolock per i recidivi. Anche l’uso del cellulare alla guida viene colpito duramente, con multe da 250 a 1.000 euro, sospensione della patente e decurtazioni importanti di punti. Nuove regole colpiscono anche le infrazioni più comuni come eccessi di velocità, sorpassi vietati e mancata distanza di sicurezza. In questi casi, la patente può essere sospesa da 7 a 15 giorni, fino a 30 se si provoca un incidente. I neopatentati devono affrontare norme più rigide nei primi tre anni: limiti sulla potenza dei veicoli, tolleranza zero per l’alcol, pene aggravate in caso di infrazione.
Sul fronte urbano, cambiano le regole per i monopattini: obbligo di casco, targa, assicurazione, frecce e freni, con divieto di circolazione su marciapiedi. Anche gli autovelox vengono regolamentati con criteri più precisi. Nelle città si rafforza la linea dei 30 km/h, applicabile in zone residenziali o ad alta densità di utenti vulnerabili. Infine, spiccano novità anche per l’educazione stradale (2 punti bonus per chi segue corsi alle superiori), il foglio rosa (ora valido anche per guida notturna e in autostrada), e gli accertamenti da remoto, ora più estesi e automatizzati.
È retroattivo?
- Il nuovo Codice della Strada non ha effetto retroattivo. Tutte le nuove disposizioni, sanzioni, limitazioni o obblighi introdotti con la riforma si applicano esclusivamente alle violazioni commesse a partire dal 14 dicembre 2024, data della sua entrata in vigore. Le infrazioni avvenute prima di questa data restano soggette al vecchio impianto normativo. Non sono previste sanatorie né aggiornamenti applicabili ai procedimenti in corso. Chi ha commesso una violazione prima del 14 dicembre continua a rispondere secondo le regole precedenti, anche se la sanzione viene irrogata successivamente. Questo principio è coerente con l’ordinamento giuridico italiano, che vieta l’applicazione retroattiva delle norme più sfavorevoli. Le autorità competenti applicano quindi il nuovo Codice esclusivamente a partire dalla data stabilita. Chi guida oggi deve conoscere le nuove disposizioni e rispettarle immediatamente.
Da quando entra in vigore il nuovo codice della strada?
La data ufficiale di entrata in vigore del nuovo Codice della Strada è il 14 dicembre 2024. È quanto stabilito dalla legge n. 177 del 25 novembre 2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale nei giorni successivi. Le nuove norme sono operative su tutto il territorio nazionale a partire da quella data.
Da quel momento, tutte le modifiche introdotte sono diventate pienamente applicabili. Gli organi di polizia stradale, le autoscuole e le amministrazioni locali hanno ricevuto istruzioni per applicare il nuovo impianto regolatorio. La transizione non ha previsto periodi di tolleranza o proroghe.
Chi circola su strada dal 14 dicembre 2024 è quindi pienamente soggetto alle nuove regole. Questo vale per conducenti privati e professionisti, automobilisti, motociclisti, ciclisti e anche utenti di monopattini elettrici e altri veicoli soggetti a regolamentazione.
Quali sono le nuove sanzioni?
Il nuovo Codice introduce un sistema sanzionatorio decisamente più severo. Le pene sono pensate per dissuadere comportamenti rischiosi e colpire con forza i recidivi. L’obiettivo è chiaro: meno tolleranza, più responsabilità.
- Arresto e multa fino a 6.000 euro per guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti.
- Sospensione della patente da 7 a 30 giorni per uso del cellulare, eccesso di velocità, mancata precedenza, sorpasso vietato.
- Decurtazione di 10-20 punti per infrazioni gravi o multiple.
- Revoca della patente in caso di recidiva o aggravanti.
- Obbligo di alcolock per chi viene sorpreso più volte positivo all’alcoltest.
- Fino a 7 anni di carcere per abbandono di animali con conseguente incidente.
Le sanzioni vengono applicate in modo proporzionato ma deciso. Non ci sono più margini di tolleranza per chi mette in pericolo la sicurezza collettiva. I primi dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture confermano l’impatto positivo delle nuove misure: nei primi tre mesi, le vittime della strada sono diminuite del 20,4%.











