Rottamare un’auto è un passaggio importante e obbligatorio quando un veicolo non è più utilizzabile o quando si desidera sostituirlo con un modello più recente. Il processo di rottamazione auto implica una serie di adempimenti burocratici e spese che è fondamentale conoscere per evitare errori e sanzioni. Questo articolo illustra in modo chiaro tutto ciò che serve sapere: dai costi ai documenti necessari, fino agli incentivi statali disponibili.
Cosa serve per rottamare un’auto?
Libretto di circolazione
Questo documento certifica l’idoneità del veicolo alla circolazione e contiene informazioni tecniche e anagrafiche. Deve essere consegnato in originale al momento della rottamazione.
Certificato di proprietà (o il documento unico)
Il certificato attesta la titolarità del veicolo e viene utilizzato per la cancellazione dal PRA. Se si dispone del documento unico, questo sostituisce libretto e certificato.
Documento d’identità del proprietario
Serve per verificare l’identità della persona che richiede la rottamazione. Deve essere valido e leggibile.
Codice fiscale
È richiesto per identificare correttamente il soggetto fiscale che procede alla rottamazione. In alcuni casi può essere richiesto un modulo di delega se non è il proprietario stesso a effettuare la rottamazione.
Il veicolo da rottamare deve essere completo di tutte le sue parti fondamentali, come motore, telaio e carrozzeria. Inoltre, solitamente si richiede che il mezzo sia stato immatricolato da almeno dieci anni, anche se i requisiti possono variare.
Una volta completata la procedura, viene rilasciato il certificato di rottamazione, che ha validità immediata. È importante conservarlo perché rappresenta l’unico documento che attesta l’avvenuta cancellazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Come si rottama?
Il processo pratico per rottamare auto si svolge in diverse fasi:
- Raccolta dei documenti necessari
- Scelta del centro autorizzato o del concessionario
- Consegna del veicolo e dei documenti
- Rilascio del certificato di rottamazione
- Cancellazione del veicolo dal PRA
Ci si può rivolgere a centri di raccolta autorizzati, facilmente reperibili online o presso le autorità locali, oppure ai concessionari nel caso di rottamazione contestuale all’acquisto.
In genere, la rottamazione richiede dai 2 ai 7 giorni lavorativi, a seconda della velocità del centro e della disponibilità dei documenti. Dopo la rottamazione, il veicolo viene smontato, bonificato e avviato al riciclo secondo le normative ambientali. È anche possibile delegare la rottamazione a un terzo, presentando una delega firmata e una copia dei documenti del proprietario.
Quanto costa rottamare un’auto?
Il costo rottamazione auto può variare in base a diversi fattori. In media, senza incentivi, si può spendere tra i 70 e i 150 euro.
| Voce di spesa | Costo medio (EUR) |
|---|---|
| Servizio di rottamazione | 70 – 150 |
| Rimozione della targa | 15 – 30 |
| Trasporto del veicolo | Fino a 100 |
Il prezzo dipende dalla regione in cui ci si trova e dal tipo di veicolo (auto, furgone, moto). Alcuni comuni o aziende applicano tariffe diverse. Esistono casi in cui la rottamazione è gratuita, ad esempio:
- Se si acquista un’auto nuova con incentivo
- Se il centro autorizzato offre la rottamazione a costo zero per promozione
Questo è il costo finale per una rottamazione
Confrontando le due opzioni:
- Rottamazione standard: 180-200 euro
- Rottamazione con incentivo: 0 euro + sconto sul nuovo veicolo
Gli ecoincentivi permettono di risparmiare cifre importanti e ridurre l’impatto ambientale, rendendo la sostituzione del veicolo vecchio non solo conveniente, ma anche sostenibile. In conclusione, per ottimizzare i costi della rottamazione auto è consigliabile valutare bene il momento dell’acquisto, approfittare di eventuali incentivi e rivolgersi sempre a centri autorizzati che offrano trasparenza e correttezza nel servizio. Preparare in anticipo tutti i documenti richiesti e conoscere le regole specifiche può fare la differenza tra una procedura semplice e una lunga e costosa.
