Un pneumatico non è solo gomma: sul suo fianco si trovano codici, lettere e numeri che raccontano tutto sulle sue caratteristiche tecniche e legali. Sapere come leggere queste sigle significa scegliere il modello giusto, evitare multe e garantire la sicurezza alla guida. Le indicazioni riguardano dimensioni, struttura, capacità di carico, velocità massima, marcature stagionali e omologazioni europee. Non si tratta di semplici dettagli, ma di informazioni fondamentali per rispettare il Codice della Strada e assicurarsi che la vettura mantenga le prestazioni per cui è stata progettata.

Qual è il significato delle sigle degli pneumatici?

Le sigle riportate sul fianco di una gomma sono codici alfanumerici che racchiudono una grande quantità di informazioni. Alcune sono obbligatorie per legge, altre descrivono caratteristiche aggiuntive. Ad esempio, è possibile distinguere tra un pneumatico standard e uno XL (extra load), rinforzato per sostenere carichi maggiori, oppure tra uno tradizionale e un Runflat, che consente di continuare a viaggiare per alcuni chilometri anche in caso di foratura.

Le sigle più comuni riguardano la struttura interna: la lettera R indica una carcassa radiale, presente praticamente in tutti gli pneumatici auto moderni. In passato era più frequente trovare la lettera D (diagonale) o B (bias belted), oggi limitate a mezzi agricoli, moto o veicoli industriali. Altre sigle identificano invece destinazioni specifiche, come C o LT per i veicoli commerciali leggeri, o marcature originali (OE) che indicano gomme sviluppate per un costruttore automobilistico in particolare.

Dove si trovano le sigle?

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Le sigle sono stampate sul fianco esterno dello pneumatico. Sono disposte in sequenza e comprendono sia i numeri che descrivono le dimensioni principali, sia lettere e simboli aggiuntivi che ne completano il profilo tecnico. Osservandole attentamente si ricostruisce la carta d’identità della gomma, dalle dimensioni fino al codice DOT che rivela data e luogo di produzione. Ogni automobilista dovrebbe saperle interpretare, poiché è proprio su quelle sigle che la Polizia Stradale si basa in caso di controllo.

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E invece qual è il significato dei numeri?


I numeri riportati sul fianco della gomma sono i più immediati da leggere e i più importanti da rispettare. Prendiamo come esempio la marcatura 215/55 R17 97H. I primi tre valori sono numerici:

  • 215 = larghezza del battistrada in millimetri.
  • 55 = rapporto tra altezza della spalla e larghezza del battistrada, espresso in percentuale.
  • 17 = diametro del cerchio espresso in pollici.

Questi tre valori definiscono le dimensioni fisiche dello pneumatico e devono coincidere con quelle riportate sul libretto di circolazione. In Italia, l’art. 78 del Codice della Strada stabilisce che montare misure non autorizzate equivale a circolare con un veicolo non conforme, con conseguenti sanzioni e rischio di revisione respinta.

Un altro numero che compare dopo il diametro è l’indice di carico. Si tratta di un codice numerico standardizzato a livello internazionale. Ad esempio, il valore 97 corrisponde a un carico massimo sopportabile di 730 kg per gomma. È importante sottolineare che non basta rispettare le dimensioni: anche carico e velocità devono essere coerenti con i dati riportati sul libretto, altrimenti lo pneumatico non è omologato per quel veicolo.

Cosa indicano i numeri?

Accanto all’indice di carico compare una lettera, l’indice di velocità. Questa lettera stabilisce la velocità massima a cui il pneumatico può viaggiare senza compromettere la sicurezza. Ad esempio, H significa fino a 210 km/h, V fino a 240 km/h, Y fino a 300 km/h. Montare un pneumatico con indice di velocità inferiore a quello previsto dal libretto è vietato, mentre è consentito montarne uno con indice superiore. Questo dettaglio, spesso trascurato, può fare la differenza sia in termini di prestazioni sia di legalità.

Un’altra informazione fondamentale è l’etichetta europea, introdotta dal Regolamento UE 2020/740. Questa etichetta, obbligatoria in fase di vendita, consente al consumatore di confrontare le gomme su tre parametri principali: efficienza energetica, aderenza sul bagnato e rumorosità esterna. A questi si aggiungono simboli per neve (3PMSF) e ghiaccio, utili per identificare pneumatici specifici per condizioni invernali severe. È importante chiarire che questa etichetta non compare sul libretto del veicolo, ma deve essere disponibile al momento dell’acquisto.

Accanto alle sigle obbligatorie si trovano spesso marcature aggiuntive che completano il quadro:

  • M+S = idoneo a fango e neve, valido per l’obbligo gomme invernali in Italia.
  • 3PMSF = simbolo montagna con fiocco, certifica prestazioni invernali severe.
  • XL o Reinforced = gomma rinforzata con maggiore capacità di carico.
  • Runflat = permette di proseguire anche dopo una foratura.
  • C o LT = pneumatico per veicoli commerciali.

Infine, non bisogna dimenticare le sigle di omologazione europea. La presenza della E o della e seguita da un numero indica che il pneumatico è conforme alle normative ECE. Questo marchio garantisce che la gomma è stata testata e approvata per l’uso stradale in Europa, requisito imprescindibile per la legalità del veicolo.

Interpretare correttamente numeri e sigle sugli pneumatici non significa solo leggere un codice tecnico: vuol dire conoscere i limiti di carico e velocità, sapere quando sostituire una gomma troppo vecchia, scegliere il prodotto giusto per la stagione e assicurarsi che sia conforme alle normative vigenti. Una corretta interpretazione delle marcature consente di unire sicurezza, prestazioni e rispetto delle regole, trasformando un dettaglio apparentemente secondario in una componente decisiva per la guida quotidiana.