Nel mondo delle aziende che utilizzano veicoli per le proprie attività quotidiane, la figura del Fleet Manager è diventata sempre più centrale. Gestire un parco auto non significa solo occuparsi di scadenze amministrative o di manutenzione, ma integrare sicurezza, efficienza economica e sostenibilità in un unico processo. Capire chi è il Fleet Manager e quali responsabilità ha permette di inquadrare meglio l’importanza di questo ruolo nel garantire la continuità operativa e la conformità normativa. È una professione in costante evoluzione, che richiede competenze trasversali e una forte capacità di adattamento alle nuove sfide del settore automotive e della mobilità aziendale.

Qual è il significato di Fleet Manager?


Il Fleet Manager è il professionista incaricato di gestire la flotta aziendale, assicurandosi che i veicoli siano conformi alla legge, sicuri e amministrati in modo efficiente dal punto di vista dei costi. Non è una figura prevista obbligatoriamente dalla normativa, come nel caso del Mobility Manager in contesti specifici, ma rappresenta un punto di riferimento fondamentale per coordinare le attività legate ai mezzi aziendali. In altre parole, è il responsabile che garantisce la piena operatività della flotta, riducendo i rischi legali ed economici e permettendo all’azienda di muoversi senza interruzioni.

Oltre agli aspetti pratici, il significato del ruolo si lega anche alla sua dimensione strategica. La gestione di una flotta non riguarda solo i veicoli, ma coinvolge budget, risorse umane e rapporti con i fornitori. Il Fleet Manager diventa quindi un collegamento tra l’area operativa e quella direzionale, traducendo le esigenze aziendali in azioni concrete legate alla mobilità.

Cosa fa un Fleet Manager?

Le principali responsabilità del Fleet Manager si possono suddividere in più aree di intervento. La prima è la compliance normativa: ogni veicolo deve rispettare le revisioni periodiche stabilite dal Codice della Strada, disporre di assicurazioni e tasse in regola e – nel caso di trasporto merci o persone – essere dotato di tachigrafo. Inoltre, il controllo delle patenti dei conducenti è essenziale per evitare responsabilità legali. Il datore di lavoro rimane comunque responsabile per legge, ma il Fleet Manager svolge un ruolo cruciale di supervisione. Segue la gestione operativa, che comprende la pianificazione della manutenzione programmata, il controllo dei consumi di carburante, la verifica degli pneumatici, la gestione delle pratiche assicurative e l’organizzazione degli interventi in caso di guasto o sinistro.

Con l’ausilio della telematica, il Fleet Manager è in grado di monitorare stili di guida e performance della flotta, riducendo il Total Cost of Ownership (TCO) e migliorando la sicurezza stradale aziendale. Un altro pilastro è la car policy aziendale, documento che definisce regole d’uso, criteri di assegnazione, gestione delle multe, procedure da seguire in caso di incidente e modalità di utilizzo dei benefit. Questo strumento aiuta a uniformare i comportamenti, responsabilizzare i dipendenti e ridurre i rischi di sanzioni.

Per rendere più chiari i compiti, ecco un elenco delle attività principali:

  • Verifica della documentazione dei veicoli e delle patenti
  • Pianificazione e monitoraggio delle revisioni periodiche
  • Controllo dei consumi di carburante e delle emissioni
  • Supervisione dei contratti di leasing e noleggio a lungo termine
  • Gestione delle multe e delle procedure in caso di sinistri
  • Implementazione di sistemi telematici e analisi dei dati
  • Promozione di programmi di guida sicura e sostenibile

Infine, il Fleet Manager è anche un attore strategico. Le sue attività comprendono la valutazione tra acquisto, leasing o noleggio a lungo termine, la gestione del remarketing dei veicoli dismessi, l’introduzione di soluzioni sostenibili come auto elettriche e ibride e la pianificazione di infrastrutture di ricarica. In questo modo contribuisce agli obiettivi di sostenibilità aziendale e alla riduzione delle emissioni di CO₂.

Il Fleet Manager lavora in sinergia con le funzioni HR, Finance e Legal, oltre che con partner esterni come società di leasing e noleggio. Questa collaborazione consente di integrare la gestione del parco auto con gli obiettivi economici e di sostenibilità aziendale. Le competenze richieste vanno dalla padronanza delle normative alla capacità di analizzare dati telematici, fino alla gestione dei rapporti contrattuali con i fornitori. La conoscenza degli strumenti digitali di fleet management e la capacità di elaborare report chiari e utili per la direzione rendono questo ruolo un tassello indispensabile nelle organizzazioni moderne.

Qual è la traduzione?

Il termine Fleet Manager si traduce letteralmente come Responsabile della flotta aziendale. Tuttavia, nel settore italiano si tende a mantenere la dicitura inglese per uniformarsi agli standard internazionali e perché ormai consolidata nel linguaggio professionale del fleet management e della gestione del parco auto aziendale. In molte aziende multinazionali il termine inglese è inoltre preferito per mantenere coerenza con i processi globali e con la terminologia dei fornitori internazionali di servizi di mobilità.

La traduzione chiarisce comunque l’ambito di azione: il Fleet Manager è la figura che governa tutti gli aspetti legati ai veicoli aziendali, dalle scadenze amministrative alla sostenibilità. La scelta di non tradurre spesso rispecchia l’intento di dare al ruolo un respiro internazionale, in linea con la crescente globalizzazione dei servizi di trasporto e gestione flotte. In contesti più tradizionali si possono ancora trovare denominazioni italiane come “Responsabile parco auto”, ma il termine Fleet Manager rimane quello più diffuso e riconosciuto nel settore.